NO EXIT

Una celebre formula di Lavoisier recita che "nulla si crea e nulla si distrugge". Vero. E drammatico, allo stesso tempo. Massimo equilibrio, staticità. Pensateci: siamo tutti quanti criceti impazziti che sognano mondi migliori ed invece rimaniamo impelagati nel ruotino che ci è stato imposto di far girare quotidianamente.

Si ci si pensa non c’è un solo elemento delle nostre esistenze che non sia direttamente collegabile ad un’azione o ad una decisione precedentemente adottata.

E siccome sono un tipo ospitale, quest’oggi lascio la parole all’amico che, come ho già avuto modo di affermare qualche tempo addietro, sta svernando dall’altra parte dell’oceano. Egli, a mio parere, è riuscito almeno in parte a confutare la formula di cui all’inizio del post. Gli chiedo umilmente scusa, visto che viene pubblicato inconsapevolmente. Leggete e fate opera di meditazione.

Ciao,
Qui bene. Tra pochi giorni, o poche settimane – il tempo è relativo ai tropici – comincio a lavorare per l’Università, un progetto di analisi sociale in un’isola qui vicino dove costruiranno il supervillaggio turistico merda mandando a fare in culo quelli che vivono lì. Tipicamente colombiano. Sono il sociologo del gruppo di ricerca dell’Università pubblica, faró lavoro sul campo (con il costume da bagno e la camicia hawaiana) e alla fine si proporranno risposte ai problemi sociali che genera il villaggio (450 ettari). Non so quanti mesi dura. Però sembra che caccino soldi a sufficienza per soddisfare le mie voglie turpi.
Vuoi fare qualcosa qui? Pochi giorni fa hanno fatto vedere un piccolo documentario su una ragazza olandese che sta combattendo con la guerriglia. Ti scegli un nome, alias El Lopez, per esempio e loro ti insegnano. L’alternativa è cominciare a lavorare davvero i viaggi avventura.
O la tratta delle bianche (che qui sono nere).
passatela bene, e se per caso intercetti in banca una valigetta piena di euro e vieni qui, sappi che non ti troveranno mai.

Cura ut vale come al solito, grande D.

7 Risposte a “NO EXIT”

  1. Ci penso tanto in questi giorni. Sono andata in Spagna sperando e son tornata “non si può dire”.

    Perchè orizzonti di grattacieli, palazzi, costruzioni, gru, e cartelli che ti vendono anche le fettine di culo e ad ogni bar corrisponono due agenzie immobiliari.

    E ora sono qui in ufficio ad aspettare il freddo per accorciare i tempi per una nuova estate. È un periodo così.

    Cercherò una valigetta in banca.

  2. il tuo amico oltreoceano suscita la mia invidia.

    anche perchè sedeva accanto a me durante le lezioni di diritto pubblico.

    Buldra.

  3. Caro amico di Eurocobra,

    la tua esistenza ci danneggia.

    Uno lavora in un fetido ufficio e si rassegna perchè va così a tutti… ma se poi arriva uno che di lavoro farà una ricerca in una spiaggia tropicale allora la cosa NON va affatto bene.

    Insomma ci stai sul cazzo abbondantemente, o, per dirla come un filmetto di qualche anno fa,: sei una distorsione del sistema…provvederemo a resettarti: MATRIX trionferà.

    Aloha.

  4. Ah, dunque…

    La V.: ma che stai addì!? Guarda che quello ti manda qualche guerrigliero nel tuo ufficio a ravvivarti la giornata!

    Elisola: bentornata: il riferimento musicale del primo comma l’ho compreso; il senso del secondo comma, invece, mi è oscuro (sebbene mi piaccia). Dall’insieme, tuttavia, rilevo un po’ di amarezza. Se ne imbosco un paio (di quelle valigette) una te la allungo. Cura ut vale.

    Buldra: ma di quale invidia vai farneticando? Sei appena tornato da Parigi, ove hai guidato le biemmevvù del futuro!

    Aloha: eh…son d’accordo con te…e comunque: di una resettata ho proprio bisogno ma anche di sogni freschi.

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