Massenvernichtungswaffen

 

Ieri notte stavo guardando una pellicola intitolata “11 settembre 2001”. Uno dei protagonisti esprimeva la propria, profonda, incazzatura nei confronti dei metodi di guerriglia adottati dai terroristi islamici .

In particolare, la sua critica era incentrata sui cosiddetti kamikaze, accusati di far saltare per aria, nel mondo occidentale, dei civili (i quali di norma, con operazioni militari tout court, nulla dovrebbero avere a che fare). L’interlocutore rispondeva, in prima battuta, che quei bersagli civili provenivano (o meglio: provengono) quasi sempre da nazioni dotate di forme di governo democratiche. E’ vero: e in particolare le democrazie, di norma, decidono le proprie linee di condotta sulla base del consenso che viene dato ai loro governi attraverso l’opinione di maggioranza degli elettori.

Allora mi vien da pensare che sono le persone come me e te che hanno dato mandato a quei rozzi pensatori occidentali di abbattere a suon di missili intelligenti (sic!) culture e religioni millenarie di cui, ad ogni buon conto, non me ne frega assolutamente un cazzo. I nostri militari sono la longa manus dei nostri governi che a loro volta sono la longa manus della nostre peggiori intenzioni. Da queste parti rispettiamo sempre rigorosamente questo iter. Quegli altri imbottiti di tritolo, allergici alla cultura della delega, tendono invece a prendere l’iniziativa in prima persona e ad infilare in tal modo pericolose scorciatoie, tutto qui. 

4 Risposte a “Massenvernichtungswaffen”

  1. Ho delle forti perplessità nei confronti di tutte le filosofie che, dopo aver cercato sul piano filosofico, risolvono la questione con quello religioso.

    La V.

    (In realtà “Pelosi”)

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