ma che ti sei sposato?

Ad ormai una settimana dallo sposalizio comincio finalmente ad avere dei ricordi più o meno chiari della giornata.

I giorni successivi ero come in uno stato catatonico dovuto sia all’alcool sia al totale casino mentale che un matrimonio comporta.

I giorni precedenti penso di aver tirato tante di quelle bestemmie che il povero nostro Signore ha pianto lacrime per giorni trasformatesi giustamente in pioggia continua e persistente per tre giorni consecutivi. Ma si sa sposa bagnata, sposa bagnata… (e non fate battute da Pierino che si mangia il pisello per Dio…).

La sera prima avevo deciso di uccidermi e alcuni amici venuti da lontano hanno accompagnato questo mio insano proposito offrendomi ciupitos a tutto spiano… ricordo di essere arrivato a casa alle due e di essermi addormentato come un bambino con un piccolo sorrisetto da cui probabilmente scendeva un rigolo di bavetta.

Questo in realtà è un post di ringraziamento a tutti quelli che erano presenti fisicamente o mentalmente perchè è grazie a tutte queste persone che posso esclamare che è stata proprio una gran cosa. (Quando divorzierò probabilmente mi pentirò di queste parole.)

Il Sindaco grande e grosso devo ammettere è stato un grande sia fisicamente che mentalmente. Ha fatto commuovere mezza chiesetta…. non è Sindaco per un cazzo. Quell’uomo ha i tempi giusti della serietà e della battuta. Bravo. Non so se lo voterò mai però mi è piaciuto.

E poi e poi il delirio. Io e la Ricciolona in realtà le prime ore le abbiamo passate correndo come dei mennea in erba tra un tavolo e l’altro cercando di accertarci che tutto andasse bene. Di quelle ore non ho ricordo. Montagne di chiacchere con parenti grandi e piccoli con amici vicini e lontani con conoscenti e perfetti sconosciuti.

Se mi chiedete di ripetere solo un discorso vi dico che non so di cosa ho parlato… potrei aver parlato della fissione nucleare o dei problemi dell’eiaculazione precoce dei giapponesi. Non so. L’unica cosa che ricordo è che in ogni tavolo in cui mi sedevo svolgevo meticolosamente le seguenti azioni:

1) panoramica completa del tavolo alla ricerca di un bicchiere pulito

2)presa del bicchiere dell’acqua ovviamente intonso e riempimento dello stesso con teroldego riserva (mica cazzi)

3) svuotamento bicchiere con grida del tipo: "viva gli sposi!"

Mia madre ad un certo punto mi ha intimato di smetttere di bere.

Alla fine i parenti se ne sono andati… noooo che peccato…. no scherzo però dai i parenti dovrebbero sempre farsi un esame della propria coscienza intorno alle ore 18.00 e capire che forse è tempo di lasciare il campo.

Beh dopo chi lo sa… ricordo grida, balli, trenini, canti a squarciagola, gente abbracciata ad un palo che parla da sola, gente che cerca di rubare bottiglie, gente che mi abbraccia e che io abbraccio, bottiglie di rotari di qua e di la, torta nuziale a tonnellate e via dicendo.

E poi ricordo la Ricciolona, bella come il sole e forse ancor di più, che mi guarda felice e questo è certo il ricordo che mi porterò vivo nella tomba.

Grazie a tutti. Veramente.

  

4 Risposte a “ma che ti sei sposato?”

  1. io ero fra quelli che rubavano le bottiglie.

    confermo la bellezza inarrivabile della ricciolona.

    davvero.

    Grazie a voi carissimi!

    buldra

  2. BuldraLupen: mi hanno raccontato di come coraggiosamente quando sei stato scoperto da Frau Bruger ti sei nascosto sotto un tavolo…. non ho parole….

    Eurocobra2: datti da fare che ti voglio vedere sistemato entro tre anni

    AdorabileCla: davvero adorabile… (non te la avrà mai detta nessuno sta battuta…) grazie e benvenuta!

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