Coppa Italia, partita di ritorno fra la Roma e il Torino, Eurocobra sdraiato e annoiato che guarda degli omini bianchi e rossi correr dietro ad un pallone giallo e blu. Uno spettacolo mediocre, che non meriterebbe alcun commento;
a parte lo speaker della partita: Bruno Pizzul (coadiuvato da Carolina Morace).
Bruno Pizzul è uno che che ha commentato per una vita intera le partite della nazionale di calcio; egli prese il posto di Nando Martellini immediatamente dopo che questi, nel millenovecentottantadue ebbe a pronunciare il celeberrimo (e triplice) "campioni del mondo!" in diretta dallo stadio Bernabeu di Madrid.
Poi (il Pizzul) dopo aver sostituito il Nando (Martellini) ha pervicacemente sperato per oltre un ventennio di riuscire a ripetere quel grido. Tutto invano, com’è noto, compresa la famigerata finale degli europei del 2000, che ha quasi obbligato Eurocobra ad andare in analisi (al pari del giovane Muccino…).
La storia ci insegna che la beffa era dietro l’angolo: rintanatosi a sbevazzare l’amato rosso in Friuli, il neo-pensionato assisteva lo scorso anno alle performance dei suoi ingrati successori (Fabio Caressa in testa), Il Caressa (fortunato fuoriclasse del commento calcistico), ricordo, nella vittoriosa notte di Berlino calcava pure la mano esclamando per ben quattro volte (non a caso, aggiungerei) l’espressione "campioni del mondo!".
Era il primo mondiale che commentava…
E così, ieri, ho ascoltato con un filo di amarezza le parole un pò imprecise e le espressioni vagamente logore (e.g.: un lancio…"dritto per dritto"…) che il Pizzul ha utilizzato per descrivere il match: un ottavo di finale di un inutile, negletto torneo di calcio.
Ora, se devo essere sincero, non mi ricordo bene dove volevo andare a parare. So solo che mi è tornata alla mente (evocata dalla sua voce filtrata da un microfono) una bella collezione di immagini vecchissime e sbiadite di tornei internazionali visti alla tivvù, "di province, di regni, di montagne, di baie, di navi, di isole…" buttate via in qualche secchio della spazzatura e un Eurocobra meno agghiacciante, con tantissime gatte in meno da pelare.
me son permeso…
la V.
geniale la V.!
Nostalgia, nostalgia canaglia
Che ti prende proprio quando non vuoi
Ti ritrovi con un cuore di paglia
E un incendio che non spegni mai
Nostalgia, nostalgia canaglia
Di una strada, di un amico, di un bar
Di un paese che sogna e che sbaglia
Ma se chiedi poi tutto ti da
Chissà perché si gira il mondo
Per capire un po’ di più
Sempre di più, tu vai lontano
E perdi un po’ di ciò che sei
E poi perché un’avventura
è bella solo per metà
Mentre si va, quel dolce tarlo
All’improvviso tornerà, tornerà
Nostalgia, nostalgia canaglia
…
Aloha