Rendiconti aerei e brutti tempi

 

Certo non poteva mancare un rendiconto della veloce vacanzina nella terra sicula. Poteva mancare? No, non poteva mancare. Sicuro? Certo sicuro. Certo all’inizio pensavo di non fare uno di quei blog autoreferenziali ed estremamente egocentrici in cui uno racconta ogni merdoso momento della propria inutile e vacua esistenza, ma tant’è occorre che due o tre cosette ve le racconti così che voi improbabili passanti possiate gratificarvi e bullarvi pensadovi meglio di me (sappiate che è così comunque).

La  notte del 26 alle ore 5.00 (con ancora le salsiccie della grigliata del 25 nella panza) siamo partiti con il bolide bianco e siccome sono una persona che, diciamo, ama  arrivare un pò in anticipo, alle ore 7.00 eravamo già in aereoporto, lavati, vestiti, colazionati, ed imbarcati le valigie con sole 2 ore e 30 minuti in anticipo sul volo. Alle ore 9.00, dopo un’estenuante attesa (e invettive varie su quale trauma infantile abbia cagionato questa schiavitù da non arrivare giusti, ma molto prima del giusto), una voce metallica ci avverte che la nostra aquila d’acciaio ha dei problemi tecnici. Problemi tecnici?  Problemi tecnici si. Ovvio che il mio umore già non del tutto roseo (in fondo cazzo stavo per mettere il mio culo su un oggetto di metallo sicuramente molto più pesante dell’aria che non rispetta la più elementare delle leggi della fisica moderna) volgesse allo scuro.

Alle ore 11.00 la stessa voce metallica ci avverte che i tecnici stanno per eseguire un test generale di funzionamento dell’apparecchio. In caso di esito positivo del test si sarebbe partiti… ma porcçç°°§§, la puttan@@ di tua sorella, ecc. 

Alle ore 12.00 la signorina dalla voce metallica ci avverte che il test è stato positivo… evvai quando cadrà l’aereo e morirò dentro le lamiere infuocate saprò chi maledire per prima.

Invece no il destino ha voluto che lo scotch sul motore reggesse e quindi con sole tre ore di ritardo atterriamo nella bellissima Catania.

Il problema principale per un trentino che va in vacanza è che siccome il trentino medio è molto trentino dentro, pensa che nessun posto al mondo possa essere freddo. Solo noi trentini in trentino ci possiamo beare del freddo; gli altri freddi a noi trentini ci fanno una sega e quindi il trentino che parte in vacanza metterà in valigia una canotta come indumento più caldo e riderà sguaiatamente (tirando in fuori il petto, dentro la panza e battendosi il pugno sul cuore) di chi gli consiglierà un maglioncino.

Ed è così che il trentino medio di solito quando trova per tre giorni consecutivi pioggia, vento, freddo, umidità, mare in tempesta si becca anche l’influenza battendosi poi il petto (coperto da dodici magliette e sopra la canotta) per facilitare la fuoriuscita di tosse convulsiva.

La sicilia non è solo mare e sole, ma anche e soprattutto cibo allo sfinimento. E in tema di cibo io ormai ho, non più il sospetto, ma la certezza di non piacere per niente a mia suocera la quale ha deciso di eliminarmi facendomi ingurgitare quintalate di deliziosi manicaretti i quali fisicamente non possono essere supportati dal mio apparato digerente (la seconda ipotesi più suggestiva è che io sia in realtà una cavia da esperimenti per extraterrestri o per scienziati deviati della CIA che vogliono verificare quanti kg di cibi possano contemporaneamente risiedere all’interno di un essere umano; questa ipotesi è la meno probabile però).

 

Del resto del viaggio non vi racconto altro perché vi ho già stracciato i maroni con queste due o tre amenità. Comunque la Sicilia è bellissima ed io lo dico pubblicamente ci vivrei proprio alla grande.

E in culo la trentinità.

 

6 Risposte a “Rendiconti aerei e brutti tempi”

  1. Cazzo, una serie di problemi e misteri che neanche con sahid di Lost…

    Per fortuna ora sei a casina e a schiacchiare pulsanti sul lavoro.

    Cmq come ti ha già scritto Buldra: bentornato.

    by alohino.

  2. Poverino… comunque se ti può consolare anche qui in patria della coppa america fa più freddo che a Trento. Forse la nostra ridente cittadina ( mi riferisco a trento)sarà la meta delle vacanze tropicali del futuro…

    🙂

    Lisa

  3. Aloha: hai pronunciato almeno 3 parole che non dovevi. Io preparo i legacci intanto.

    Lisa: magari… sai che bello il mare in piazza duomo

    Buldra: spacca mona, spacca.

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