Sono giorni che penso a lui e ora so anche il suo nome… Matteo si chiamava.
Difficile dire qualcosa, sbagliato commentare.
Penso a me sedicenne, al fatto che a quell’età si è dei border line, che un giorno sei il re del mondo e il giorno dopo ti senti lontano dal mondo, tanto lontano da volertene separare per sempre.
A sedici anni sei in guerra col mondo, con i tuoi ormoni, con il sistema, con tutti, perchè nessuno ti capisce…
Penso al voto andato male, a qualche derisione di persone che ritieni importanti, ad una storia andata male.
Penso a questioni che ritenevo insormontabili e ringrazio il fato che mi ha tenuto al di quà del bordo…
Ora mi penso in questa nuova veste di trentacinquenne genitore e sto male… è presto ma penso a come dovrò affrontare da genitore i problemi che si pareranno davanti anche alle mie figlie, penso (come sta succedendo proprio in questi momenti ad una mia cara amica) a cosa direi a mia figlia sedicenne sconvolta perchè un suo amico se "ne è andato"…
Penso a Matteo e che la sua "guerra è finita"…
E3
E quando sento tanta, troppa gente, dire: “e sì che aveva tutto” mi chiedo se sono mai stati sedicenni, se mai non ci hanno fatto un pensierino anche loro… o se sono nati tutti d’un pezzo!